André Dubreuil (1951-) è un designer francese noto come il “poeta del ferro”: gli arredi che lo hanno reso noto sono infatti ricavati dalle sottili barre in ferro usate solitamente come sostegno per il cemento armato, da lui piegate in forme poetiche per dare vita a sedute, lampade e complementi d’arredo. Originario di Lione, si è trasferito a Londra all’età di diciott’anni per studiare presso la Inchbald School of Design, guadagnandosi in seguito da vivere come commerciante di antiquariato e come pittore di trompe-l’œil. Risale al 1985 l’incontro che gli cambierà la vita: chiamato a lavorare sulla “boutique del cioccolato” Rococo Cholates di Chantal Coady ebbe modo di collaborare con il designer inglese Tom Dixon, al lavoro anche lui sullo stesso progetto. Dubreuil rimane folgorato dalla “poetica della saldatura” di Tom Dixon, che proprio in quegli anni stava sperimentando la creazione dei suoi primi arredi in metallo e che gli farà da maestro insegnandogli le sue tecniche e prendendolo con sé nel suo studio per qualche tempo. Una delle prime opere di Dubreuil rimane tuttora la sua più famosa: si tratta della poltrona Spin Chair, ospitata in molti musei in tutto il mondo e commercializzata oggi dal brand Ceccotti. A partire dai primi anni ’90 Dubreuil si trasferisce in Francia, dove continuerà le sue sperimentazioni su pezzi unici di design d’arte ampliando la sua ricerca anche ad altri materiali quali legno, vetro o porcellana.